C.B.B.O., UNICA IN LOMBARDIA, VINCE IL BANDO COMUNICAZIONE BIOREPACK
Una campagna informativa per insegnare il corretto riciclo delle bioplastiche compostabili
Sostenere economicamente iniziative informative capaci di aiutare i cittadini a conoscere di più e meglio i vantaggi delle bioplastiche compostabili e il modo corretto di smaltirle insieme al resto dei rifiuti organici: è l’obiettivo del “bando Comunicazione locale 2024” promosso da Biorepack, consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile.
All’appello hanno risposto decine di amministrazioni comunali da tutta Italia ed enti delegati alla gestione dei rifiuti. I vincitori, alla fine, sono stati 15. A loro andranno i 200.000 euro stanziati per il bando. Tra loro, unica in Lombardia, C.B.B.O. Srl, società in house providing di proprietà di 17 Comuni del Bresciano, che gestisce per loro conto la raccolta rifiuti e i servizi ambientali su un’area di 390 Km2.
Il progetto di C.B.B.O., denominato “Questo non è un sacchetto di plastica”, punta a coinvolgere un bacino di 137.000 cittadini, circa 3.000 studenti e 100 utenze commerciali. “L’obiettivo complessivo dell’iniziativa - spiega Chiara Pavesi, Presidente di C.B.B.O. - è creare una comunità consapevole e responsabile, in grado di riconoscere le differenze tra gli imballaggi in bioplastica compostabile e quelli in plastica tradizionale. In questo modo ciascun cittadino potrà contribuire attivamente alla corretta gestione di questi materiali, trasformandoli da potenziali ‘non conformità’ a risorse preziose nella raccolta differenziata”.
Le bioplastiche compostabili hanno infatti un enorme vantaggio: se smaltite insieme ai rifiuti umidi e avviate in impianti di digestione anaerobica e compostaggio, vengono trasformate in compost, prezioso fertilizzante naturale, utilizzabile sia in agricoltura biologica sia in quella convenzionale, per riportare sostanza organica ai terreni agricoli, difendendo quindi la loro salute e le rese agricole. Il progetto di C.B.B.O. vuole quindi aiutare i cittadini a riconoscerle, verificando la presenza dei marchi che certificano la loro compostabilità e a stimolare l’uso di sacchetti in bioplastica compostabile per la raccolta dell’umido.
“Gli scarti organici rappresentano una quota estremamente rilevante di tutti i rifiuti prodotti dai cittadini, pari a circa il 40% del totale” - ricorda Marco Versari, Presidente del consorzio Biorepack - “Le bioplastiche compostabili stanno dimostrando di essere un valido aiuto per aumentare qualità e quantità della raccolta, rendendola più agevole per i cittadini. Ma c’è ancora molto da fare per aiutare la popolazione a riconoscerle. Le campagne e le iniziative attuate nei territori grazie al bando Biorepack saranno quindi un tassello prezioso per proseguire nella direzione giusta, eliminando dubbi, errori e disinformazione”.
L’iniziativa proposta da C.B.B.O. prevede diversi tasselli. Quello iniziale è in programma durante la manifestazione Seridò (www.serido.it) che si svolgerà fra il 20 aprile e il 1° maggio prossimi a Montichiari: la fiera per famiglie più famosa della Lombardia orientale, dedicata al gioco e alla creatività, che vede la partecipazione annua di circa 65.000 persone. Nell’occasione, oltre a presentare il progetto, verranno distribuiti volantini informativi sulle bioplastiche compostabili che aiutano i cittadini a riconoscere questo tipo di imballaggi. Il secondo tassello del progetto consiste in una campagna di comunicazione integrata e che si declinerà attraverso la distribuzione di materiale informativo nelle case dei cittadini, affissioni nei punti nevralgici dei Comuni e contenuti declinati ad hoc per i canali social, il sito istituzionale (www.cbbo.it) e l’Applicazione C.B.B.O..
Il terzo tassello dell’iniziativa riguarda le utenze commerciali: ristoranti, supermercati, bar. In questo caso, entrerà in azione un facilitatore che organizzerà incontri personalizzati con i referenti delle diverse utenze. Obiettivo: ascoltare le difficoltà presenti, chiarire gli eventuali dubbi e offrire strumenti di formazione del personale addetto alla gestione delle materie prime e dei rifiuti prodotti. A loro verrà poi rilasciata una guida tecnica alla corretta gestione dei rifiuti da imballaggi per alimenti. “Confidiamo che questo incontro porti i referenti ad essere loro stessi promotori del messaggio nei confronti dei consumatori, affinché imparino a distinguere facilmente le bioplastiche compostabili dal resto dei rifiuti plastici” - aggiunge Francesco Arcaro, Direttore Generale di C.B.B.O..
C’è infine la parte dedicata agli studenti. Particolarmente importante perché, attraverso di loro, si può arrivare a migliorare i comportamenti di gestione rifiuti di interi nuclei familiari: grazie al progetto didattico “CompostArt” gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado dei Comuni serviti da C.B.B.O. saranno coinvolti e accompagnati lungo un percorso di comprensione del mondo del compost. Previsti due incontri di due ore ciascuno in un totale di oltre 100 classi, che saranno quindi invitate a partecipare a un contest che richiama i concetti affrontati nelle lezioni e aiuti gli studenti a sviluppare una connessione più profonda con i contenuti trattati, sviluppando competenze trasversali. L’elaborato CompostArt sarà la creazione di un’opera bidimensionale a pavimento o supporto piano, realizzata con materiali “potenziali” scarti per la frazione FORSU (frutta e verdura, piccole ramaglie, foglie, semi e bioplastiche compostabili). L’opera verrà fotografata sia al momento della creazione sia nei giorni e settimane successive per testare il deperimento che racconta il principio della nuova risorsa che ritorna alla terra sotto forma di compost. L’opera finale consisterà quindi in un patchwork dalla prima all’ultima fotografia come testimonianza dell’avvio di un processo. I lavori artistici migliori verranno valutati da una commissione composta dagli Enti Promotori e premiati dai Sindaci e Assessori dei Comuni aderenti al progetto, presso il Centro Fiera del Garda di Montichiari.