La TARI, letteralmente Tariffa Rifiuti, è un’imposta riscossa dal Comune o dall’ente gestore del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti.
La TARI è applicata alle utenze domestiche (civili abitazioni e pertinenze) e alle utenze non domestiche (negozi, pubblici esercizi, attività artigianali e industriali, uffici). Le utenze sono identificate con codice personale ed univoco.
Perché si detiene un immobile, di proprietà o a qualunque altro titolo adibito a civile abitazione o attività, idoneo a produrre rifiuti.
Sono quindi ricomprese tutte le utenze rappresentate da unità immobiliari, locali o aree scoperte operative suscettibili di produrre rifiuti urbani e/o assimilati.
La presenza di utenze attive per la fornitura di pubblici servizi (luce, gas, acqua) rendono inoltre l’immobile soggetto al pagamento della Tari.
CBBO è un esempio di gestore del servizio. Si tratta di un’azienda interamente partecipata dai comuni Soci (capitale sociale totalmente pubblico) e soggetto al controllo analogo da parte dei comuni stessi. Per controllo analogo si intende che il Comune ha la possibilità - attraverso gli organi interni e secondo le regole di funzionamento di CBBO, definite dagli stessi Soci – di controllare l’andamento societario in modo analogo rispetto a quanto avviene per le attività comunali sul territorio di competenza. CBBO è quindi una “costola” operativa dei Comuni, attiva ad oggi nella gestione dell’igiene urbana ambientale - in via esclusiva per i suoi Soci pubblici - con particolare riferimento alla raccolta e smaltimento dei Rifiuti Urbani ed assimilati.
Ad oggi CBBO è operativa per la TARI sui Comuni di Calvisano, Ghedi, Montichiari e Montirone.
Pertanto, per tutti gli utenti di questi Comuni (circa 55.000 abitanti per 50.000 fatture annue) è CBBO che fattura direttamente l’imposta TARI e che si occupa - di concerto con le amministrazioni locali - di tutto il coordinamento amministrativo, postale e finanziario, oltre ovviamente alla gestione operativa del servizio di igiene urbana tramite la raccolta PAP, lo spazzamento stradale, il presidio delle isole ecologiche e Centri di Raccolta e tutte le residuali attività connesse.
CBBO gestisce tutti i Rifiuti Urbani e i rifiuti assimilati agli Urbani. I Rifiuti Urbani (anche conosciuti come RUR, Rifiuto Urbano Residuo, cioè il rifiuto residuale della raccolta differenziata) sono:
-i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione;
-i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade;
-i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico;
-i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali;
-i rifiuti provenienti da attività cimiteriale.
I Rifiuti assimilati agli Urbani, sono quelli di provenienza NON domestica che il Comune delibera di prendere in carico nel normale servizio di raccolta dei rifiuti urbani, trasformando quindi il rifiuto speciale non pericoloso in rifiuto urbano, attraverso il proprio regolamento comunale.
Sulla base dei servizi legati all’igiene ambientale di cui il Comune ha bisogno - ad esempio la raccolta Porta a Porta, lo spazzamento stradale, la gestione delle isole, il recupero di abbandoni, lo smaltimento dei rifiuti, ecc. - viene formulato un piano operativo e finanziario che CBBO dovrà seguire salvo richieste ulteriori del Comune committente. Il Piano operativo economico e finanziario (PEF) si struttura in queste fasi fondamentali:
-individuazione e classificazione dei costi del servizio;
-suddivisione dei costi tra fissi e variabili e ripartizione degli stessi pro quota alle utenze domestiche e non domestiche.
Tale piano operativo e finanziario, approvato dalla Giunta Comunale, diventerà praticamente il piano che CBBO dovrà rispettare sia in termini di servizi che di costi. Trattandosi di un piano preventivo, a fine anno di esercizio si verificano a consuntivo eventuali marginali differenze in eccesso o in difetto per valutare i dovuti conguagli, fermo restando il dettaglio giustificativo di eventuali maggiori spese.
Si ricorda che per legge il Piano economico-finanziario deve garantire obbligatoriamente l’integrale copertura di tutti i costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti tramite la tariffa, anche di quelli finanziari in caso di mancato pagamento degli utenti.
Una volta che il piano operativo e finanziario per il servizio di gestione dei rifiuti urbani è stato approvato, vengono elaborati tutti i dettagli utili per la determinazione delle tariffe atte a suddividere e ripartire, sostanzialmente, l’importo totale dei costi inseriti nel Piano su tutti gli utenti attivi e ricompresi nella banca dati di riferimento, secondo criteri stabiliti dall’Amministrazione Comunale.
Ad esempio, per le utenze domestiche si tengono presente le metrature abitative e il numero componenti del nucleo famigliare, mentre per le utenze non domestiche si dettagliano le particolari categorie di attività (alberghi, ristoranti, edicole, farmacie, imprese manifatturiere, ecc.).
La tariffa, per legge, è articolata nelle fasce di utenza domestica e non domestica ed è composta da una parte fissa a copertura dei componenti essenziali del costo del servizio come gli investimenti per le opere, i relativi ammortamenti, la gestione indiretta. Inoltre è composta da una parte variabile, suddivisa in “variabile calcolata” e “variabile misurata”.
Per le utenze domestiche.
-la quota fissa è parametrata alla superficie complessiva dichiarata dell’immobile;
-la quota variabile calcolata è parametrata al numero degli occupanti;
-la quota variabile misurata è proporzionata alla quantità di rifiuto indifferenziato smaltito dalla singola utenza nel corso dell’anno, che si evince dal numero e volumetria di sacchi di secco indifferenziato ritirati presso i PuntoEco e/o dalle pesate presso il centro di raccolta, oppure dal numero degli svuotamenti dei bidoncini domestici (rilevati dal Tag elettronico in occasione della raccolta).
Per le utenze non domestiche:
-sia la quota fissa che la quota variabile calcolata sono parametrate alla superficie dichiarata dell’attività svolta, che viene moltiplicata per gli indici medi di riferimento previsti per la categoria in cui l’attività viene inquadrata e che sono definiti dal Comune di competenza;
-la quota variabile misurata è proporzionata alla quantità di rifiuto indifferenziato smaltito nel corso dell’anno, che riviene dal numero / volumetria di sacchi ritirati presso i PuntoEco e/o dal numero di svuotamenti dei bidoni carrellati (rilevati dal Tag elettronico in occasione della raccolta) e/o dalle pesate effettuate presso il centro di raccolta, sempre con riferimento al rifiuto secco indifferenziato.
Si, è possibile avere delle riduzioni applicate nella fattura della tariffa rifiuti (sia per le utenze domestiche che non domestiche). Tali riduzioni sono consultabili nel regolamento comunale TARI disponibile sulla pagina dedicata al singolo Comune, sul sito istituzionale del Comune di competenza e presso lo sportello TARI, dove si può trovare la dovuta assistenza in caso di necessità.
La tariffa puntuale è un sistema di calcolo della tariffa rifiuti parzialmente correlato al quantitativo di rifiuti effettivamente conferiti (o ritirati) dalle singole utenze. La sua applicazione presuppone pertanto la predisposizione di un sistema di misurazione dei rifiuti, in particolar modo per il Rifiuto Secco Indifferenziato, conferiti dalle singole utenze del servizio.
La misurazione della quantità di rifiuti conferita da ciascuna utenza può avvenire mediante pesatura diretta, con rilevazione del peso, o, più comunemente e come accade sul territorio gestito da CBBO, mediante sistemi di pesatura indiretta che prevedono la rilevazione dei volumi ritirati (sacchi) o il numero di raccolte di bidoncini con Tag elettronico, poi commutati in peso attraverso il coefficiente di peso specifico già indicato precedentemente e definito annualmente dal Comune anche dal punto di vista economico.
La misurazione puntuale deve prevedere almeno la misurazione della frazione del Rifiuto Urbano Residuo (il cosiddetto “secco” o “indifferenziato”), ferma restando la possibilità di misurare anche altre frazioni di rifiuto, ivi compresi i conferimenti presso i centri di raccolta comunali. CBBO, in tal senso, è in grado di misurare puntualmente il rifiuto indifferenziato, che, come concetto, rappresenta lo scarto della raccolta differenziata e che quindi necessità di gestione e costi particolari per la presa in carico e lo smaltimento.
In base alla legge, la quantità di rifiuto indifferenziato prodotto dall’utenza è calcolata in base al volume del sacco/bidoncino per il coefficiente di peso specifico del rifiuto. Il Comune stabilisce questo coefficiente di peso specifico (Kpeso) in base alla densità media dello specifico flusso del rifiuto, determinata come rapporto tra la quantità totale di rifiuto raccolto e la volumetria totale contabilizzata.
I sistemi di misurazione puntuale devono consentire di:
-identificare univocamente l’utenza per la quale l’utente effettua i conferimenti, che CBBO effettua tramite la Carta Regionale dei Servizi, l’Ecocard, Tag Elettronico sui Bidoncini, ecc.
-registrare il numero di conferimenti effettuati da ciascun utente, con registrazione di giorno e orario del prelievo e luogo del prelievo, che CBBO gestisce tramite gli Infopoint nel caso della raccolta “a sacchi” e tramite gli operatori di raccolta nel caso di bidoncini con Tag Elettronico
-misurare la quantità di rifiuti (indifferenziati) conferiti, tramite il rapporto peso / volume ovvero tramite la pesata diretta e puntuale in caso di accesso al Centro di Raccolta.
Per Ghedi, Montichiari e Calvisano, presso i relativi sportelli “TARIFFA” ubicati nei PuntoEco, secondo quanto segue:
- Ghedi - via Garibaldi 11 - martedì dalle 16 alle 19 - il lunedì e venerdì dalle 9:00 alle 12:30.
- Montichiari – via Paolo VI, 21 – martedì e giovedì dalle 16:00 alle 18:30 - venerdì dalle 9:00 alle 12:00.
- Calvisano - Piazza San Silvestro 2 - martedì e giovedì dalle 10:00 alle 12:30
Anche per Montirone è attivo lo Sportello TARIFFA direttamente presso gli Uffici Comunali (2° piano), il lunedì dalle 10.00 alle 13.00, e il mercoledì dalle 14.30 alle 18.30
Gli sportelli rispondono inoltre ai numeri 030 7282050 / 800 595020 e all’indirizzo email tributi@cbbo.it.
I sacchi, per qualsiasi tipologia di rifiuto prevista, sono messi a disposizione da CBBO attraverso i PuntoEco in numero congruo per la gestione del servizio di raccolta PAP, secondo il calendario di ritiro e previo le dovute valutazioni con i Comuni di competenza. Inoltre, i sacchi rappresentano un costo per il Comune che va quindi a gravare sul Piano Economico Finanziario e, di conseguenza, sui singoli addebiti TARI per ogni utente. In tal senso, ogni abuso nell’utilizzo dei sacchi – per tipologia e/o quantità – rappresenta un costo collettivo che diviene poi un costo puntuale sulla propria fattura.
Di norma, per il Rifiuto secco indifferenziato, viene consegnato un rotolo da 10 sacchi ad ogni ritiro, garantendo così, mediamente, almeno 10 settimane di raccolta. Tuttavia, previa disponibilità, è possibile richiedere un secondo rotolo di sacchi, ma è opportuno ricordare di ritirare solo i sacchi necessari evitando di fare scorte inutili, perché i sacchi ritirati e destinati al rifiuto indifferenziato, come illustrato, si pagano nella fattura di saldo Tari, come “consumo” effettivo.
I sacchi funzionali alla corretta raccolta sono quelli di capienza 60 LT, salvo utenze con nuclei famigliari particolarmente numerosi. Infatti, nella pianificazione indicata dal Comune, i sacchetti di più ampia capacità - per esempio da 110 LT - sono destinati solo ad alcune situazioni particolari e, prevalentemente, nell’ambito NON domestico.
Si ricorda che vige sempre il rapporto di conversione che determina il peso/KG del rifiuto, sulla base dei sacchi ritirati e della loro capacità. Un eventuale sacchetto smaltito non completamente pieno, comporta comunque l’addebito, nella fattura TARI a saldo, dell’intero volume (e conseguente peso) per via della misurazione indiretta; anche per questo motivo, che si traduce poi in effettivo risparmio, i sacchi conformi alla raccolta PAP, salvo casi particolari, sono quelli meno ingombranti da 60 LT.
Non è possibile utilizzare sacchi diversi da quelli che consegna CBBO per il rifiuto secco indifferenziato: in caso lo si facesse, il rifiuto, risultando “non conforme”, non verrebbe ritirato dagli operatori e sarebbe segnalato con l’apposito Bollino Rosso di non conformità.
Perché il Comune prevede che esista e venga applicata una soglia minima di produzione di rifiuti formalizzata con opportune delibere tariffarie con cui si individuano, per ogni tipologia di utenza domestica e non domestica, una soglia minima sulla base dei coefficienti presuntivi di produzione dei rifiuti e sulle quantità di rifiuto secco indifferenziato effettivamente raccolte nel Comune. Inoltre, la soglia minima di produzione è addebitata anche in presenza di conferimenti inferiori, salvo che l’utente fornisca valida e documentata giustificazione dei minori quantitativi riscontrati.
-Fare una buona raccolta differenziata separando le frazioni che compongono i vari rifiuti
-Esporre i sacchi del secco solo al completo riempimento, per evitare di ritirare più rotoli del necessario e di conseguenza pagare una quota variabile misurata più alta
-Evitare di fare scorte di sacchi
-E' consigliabile per le utenze domestiche ritirare i sacchi con capacità adeguata alle necessità (e non alle comodità!) al fine di una maggior compattazione del rifiuto.
La TARI viene emessa da CBBO tramite fatture inviate per posta semplice; la prima fattura di acconto viene di norma inoltrata tra luglio e settembre. La fattura di saldo, in cui viene calcolato e addebitato anche lo smaltimento puntuale in kg del rifiuto secco indifferenziato, viene emessa nel primo trimestre dell’anno successivo a quello di esercizio.
La TARI scade dopo un mese dalla sua emissione ed è pagabile utilizzando PagoPa (sistema di pagamento elettronico) oppure tramite bonifico bancario. E’ anche possibile sottoscrivere la domiciliazione delle fatture (addebito continuativo SEPA, ex RID) compilando l’apposito modulo messo a disposizione dell’utente sulla pagina dedicata al singolo Comune e consegnandolo previo compilazione e sottoscrizione allo sportello TARIFFA CBBO del Comune di riferimento. CBBO, quindi, applica e riscuote la Tariffa ai sensi dell’art. 1 comma 668 della Legge 147/2013 quale gestore e concessionario del servizio, autorizzato ex lege anche all’applicazione delle sanzioni.
Qualora l’utente non versi quanto dovuto alle scadenze prescritte, si intraprende il percorso di recupero del credito. Esso consiste inizialmente in attività “in bonis” (sollecito telefonico, email, convocazioni presso la sede, ecc.) al fine di acconsentire al rientro del credito in via bonaria e senza oneri accessori, valutando peraltro eventuali percorsi di rateizzazione onde evitare appesantimenti dal punto di vista finanziario.
Ove la fase bonaria non portasse risultati effettivi in termini di pagamento del tributo, si passa alla fase di recupero del credito propriamente detta, attraverso l’invio di formali raccomandate A/R in cui richiede il pagamento di quanto dovuto in un’unica soluzione, con applicazione di interessi di mora, sanzioni, ove previste, e spese di notifica. Decorso inutilmente il termine per il versamento delle somme indicate, si procede, altresì, alla riscossione coattiva, anche tramite ingiunzione fiscale prevista dal R.D. n. 639 del 1910, con aggravio di tutte le spese di riscossione, nonché al pignoramento di elementi del patrimonio personale ove disponibili.
In caso di mancati pagamenti e di insolvenza, gli importi non recuperati sono considerati dalla legge come mancati ricavi relativi a crediti risultati inesigibili e, al netto degli eventuali fondi rischi, sono imputati nel piano finanziario del Comune di competenza per l’esercizio successivo.
I mancati pagamenti della TARI da parte di utenti domestici e non domestici, comportano sostanzialmente un danno per tutti gli utenti, anche per quelli che diligentemente rispettano la legge, le normative e l’impegno civico. Infatti, per rientrare dei costi sostenuti, aumenteranno le successive fatture TARI senza un vero aumento dei servizi e della qualità degli stessi.
Diffondere una cultura della legalità è importante per il bene di tutti, anche dal punto di vista economico; se tutti versassero il dovuto, si pagherebbe di meno e si avrebbero più risorse per avere servizi migliori oltre a far crescere la coscienza e la consapevolezza dei cittadini al bene Comune e, nel caso dei rifiuti, alla salvaguardia ambientale ed al decoro del territorio.